Osservando intensamente una superficie gialla possiamo notare che essa tende a concentrarsi nel centro e ad espandersi verso l’esterno diventando gradualmente più tenue.
Il giallo è un colore dinamico, affine alla luce, è luminosità leggermente oscurata.
Non ha limiti, irradia in ogni direzione con movimento centrifugo, è attivo, abbagliante ed estroverso.
Nel suo scritto Lo spirituale nell’arte Kandinskij spiega che il giallo è acuto e mai profondo. Paragonandolo ad un suono, lo percepisce molto simile ad uno squillo di tromba.
Psicologicamente trasmette un sentimento di gioia, è fonte di lietezza.
Il giallo splende uscendo dalla nostra interiorità: Rudolf Steiner lo chiama Splendore dello Spirito.
Portatore di luce e di coscienza, rappresenta l’aspetto maschile attivo.
Come superficie uniforme, il giallo si appesantisce, si metallizza nel color oro.
Mentre il blu oltremare spiritualizza il corpo, l’oro materializza lo spirito.
Gli antichi pittori facevano risaltare le figure sacre su un fondo oro e le rappresentavano come creature dello spirito sulla terra.
Nelle icone russe l’uso della foglia oro rimanda alla realtà sovrasensibile.
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