Alcuni tra gli ospiti delle case di riposo, impegnati nei laboratori di arteterapia, sono affetti da demenza senile o da Alzheimer.
In generale, il corpo fisico di una persona anziana si è estremamente indurito, risente negli arti di una forte pesantezza e necessita, dunque, di un rinnovamento e di un ringiovanimento interiore.
L’operare artistico può diventare una risorsa. La fantasia pittorica vivifica continuamente, preserva quanto va incontro alla degenerazione, porta a sperimentarsi nel mondo del colore e aiuta a sciogliere le proprie rigidità. La tecnica ad acquarello su carta bagnata, in particolare, rende più fluenti, più attivi, richiama e rigenera le forze vitali perdute, smuove la parte creativa, portando a vivere un’esperienza con più partecipazione e intensità, attirando la memoria dai recessi di una mente disordinata, stimolando nei pazienti l’amore per la bellezza e l’armonia.
In questo modo, l’arte terapia va a rafforzare sia l’ individualità che la socialità. Quando l’utente accoglie la propria creazione, apre la sua interiorità e contemporaneamente si trova in profonda condivisione con l’intima esperienza dell’altro.
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