Negli ultimi mesi i piccoli gruppi di ospiti delle case di riposo che partecipano all’attività di arte-terapia sono impegnati nella realizzazione di diari molto speciali.
Tramite i diari ciascuno ha la possibilità di parlare di sé
Per stimolare il lavoro autobiografico vengono proposti e utilizzati diversi strumenti: la narrazione e la scrittura, i disegni con matita e pastelli, la pittura ad acquarello, l’applicazione di immagini stampate e di fotocopie di proprie fotografie.
Riemergono immagini e storie provenienti da un passato lontano o più recente e rielaborati in chiave personale
Si comincia affrontando alcune tematiche, quali la casa, la maternità, il lavoro, la guerra, i viaggi, e si lascia subito spazio al libero racconto, che può anche esulare dal tema di partenza.
E la propria storia viene accolta e condivisa dal gruppo
Attraverso la rappresentazione narrativa, grafica e pittorica, essa acquisisce grande valore per chi la racconta e per gli altri che le dedicano attenzione, la comprendono e vi intrecciano altre storie.
Mentre i diari vanno formandosi, tramite i racconti, le narrazioni e gli elaborati artistici, talvolta nascono complicità e sintonie tra i partecipanti all’attività e gradualmente vengono portati ad espressione sentimenti magari trattenuti a lungo, che chiedono di essere ascoltati.
Be the first to reply