Mio nonno era un ciliegio

Mio nonno era un ciliegio_1

Durante una serie di incontri presso una delle case di riposo, dove tengo i laboratori di arteterapia, ho letto al gruppo di ospiti lo splendido libro “Mio nonno era un ciliegio”. Ne sono nati dei lavori che hanno preso avvio e spunto da tali letture.

Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna.
Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città.
Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non assomigliavano a nessuno, nemmeno ai loro vicini di casa (…).
Tutti diversi i nonni di campagna. Per prima cosa avevano oche e polli al posto di un cane; poi non uscivano quattro volte al giorno a portarli a passeggio; infine non abitavano sopra di noi, ma a quaranta chilometri di distanza e io li vedevo sì e no un paio di volte al mese. (1)

Mio nonno era un ciliegio 4

… quando la mamma nacque, il nonno andò in paese e tornò con un paio di orecchini d’oro per la nonna e una pianta di ciliegio. Andò nell’orto, scavò una buca, la riempì di letame caldo e piantò l’albero; poi prese un temperino, lo arroventò e incise a fuoco un nome: FELICITÀ. La mamma, infatti, si chiama così e questo, secondo il nonno, doveva essere anche il nome del ciliegio. Ma la nonna gli fece notare che era un nome poco adatto a un ciliegio; allora il nonno decise che lo avrebbe chiamato Felice, e così è stato. (2)

Mio nonno era un ciliegio 3

… più ancora che per i polli, la nonna aveva una passione per le oche. Non so perché; lei diceva che erano più intelligenti dei cristiani, ma io penso che fosse perché le assomigliavano un poco. Ce n’era una, Alfonsina, che era la sua preferita. Era così grande e grossa che io mi ci sedevo sopra e mi facevo portare a spasso per il cortile. Anche a me piaceva Alfonsina. Appena arrivavo mi correva incontro e mi seguiva dappertutto. E potevo dirle qualsiasi cosa che lei mi capiva. (3)

Mio nonno era un ciliegio 2
_______________________________________
Note:
1) Angela Nanetti, Mio nonno era un ciliegio, Edizioni EL, 2014 (pagine 9 – 10)
2) Ibidem (pagine 12 – 13)
3) Ibidem (pagine 20 – 21)

Be the first to reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *