Raccontami una fiaba

Racconto della fiaba

La fiaba è stata per noi portatrice di benessere. Ne abbiamo gustato la bellezza

Alla scuola elementare di Rodengo Saiano, quando la maestra ha chiesto ai suoi alunni di classe seconda cosa è piaciuto di più del progetto, che ho portato avanti con loro negli ultimi due mesi, la maggior parte ha risposto: “il racconto della fiaba”.

Il luogo e il momento dell’evento narrativo dovevano essere distinti da tutto il resto

Fin dal primo incontro, preparandomi a raccontare la storia, ho tenuto presente l’importanza che poteva rivestire il setting.
I bambini si sono raccolti intorno a me-narratore, sedendo sui cuscini che hanno portato da casa. Il tempo del racconto è stato scandito dal capovolgersi di una clessidra, che ha invitato al silenzio, ha aiutato a sostenere l’attenzione dei piccoli ascoltatori e ha reso l’atmosfera più suggestiva. Per favorire ulteriormente il coinvolgimento, abbiamo oscurato in modo parziale la stanza e acceso delle candele.
La ripetizione della racconto durante ogni incontro (con aggiunta di variazioni e animazione) ha assunto una forte valenza relazionale, paragonabile all’esecuzione di una composizione musicale.

Ho narrato la fiaba a viva voce

I bambini dovevano percepire la vitalità della storia e sentire forte il senso di condivisione di qualcosa che, non solo trasmettevo loro, ma che stavo facendo sempre più mio, apportando anche degli aggiustamenti di volta in volta.
Carmen Valentinotti nel suo splendido libro Fiabe toccasana scrive che è la parola che, nel racconto, disincanta le immagini, le evoca, le riveste di corporeità, le trasforma, le estrae dalle profondità della nostra interiorità. L’anima cresce e si rinvigorisce nutrendosi di immagini come fa il corpo con un cibo sano. Essa, però, deve sentirsi libera di plasmarle, così che la fantasia riceva il giusto alimento.

Il primo obiettivo del progetto mirava a favorire l’integrazione e a migliorare le relazioni sociali tra i bambini

Per questo motivo ho scelto la fiaba I musicanti di Brema. Qui l’asino, il cane, il gatto e il gallo si riuniscono per formare una banda di suonatori, perché da soli non potrebbero che attendere una triste fine. Dopo un cammino di “formazione”, i quattro diventano invincibili, ma solo quando sono uniti e collaborano tutti insieme. I personaggi si immergono nella musica che, come la pittura con le sue atmosfere cromatiche, è in grado di portare ad una fusione armonica.
Durante il progetto i bambini hanno avuto l’occasione per vivere l’importanza della cooperazione fraterna e dell’armonia con gli altri e dentro di sé, non solo simbolicamente grazie all’apporto della fiaba, ma anche attraverso le diverse attività pratiche, pittoriche e di movimento.

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