Per chi intende curare, l’ascolto non è un’opzione. Da qualche tempo ci si è accorti che nella cura di un malato la sua efficacia terapeutica supera quella del medicinale, nella cura di un bambino è condizione della sua crescita equilibrata, nella vita di coppia la sua mancanza annienta il rapporto più promettente; così nell’amicizia; così con le piante…
Sì, è l’ascolto che sta alla base degli atti di cura che do alle piante e agli uomini, il tempo dedicato ad esso è bene speso. Come dice la volpe al Piccolo Principe, <<è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante>>.
(cit. Adriana Bonavia Giorgietti, L’arte di coltivare l’orto e se stessi)
che bello l’effetto denso che creano i fiori più piccoli che riempiono gli spazi tra quelli più grandi! la sensazione guardando è di essere piccolissimi, infinitamente più piccoli di un fiore. penso a questi lavori riprodotti in grande, un affresco su un soffitto per conservare quest’effetto di ridottissime dimensioni vissute con gioia.
Approvo! E sono molto orgogliosa degli acquarelli dei nonni!