Nei giorni scorsi, al Palazzo Reale di Milano, è stata allestita una mostra dedicata all’artista e compositore lituano Mikalojus Kostantin Čiurlionis (1875-1911).
Nel giro di pochi anni Čiurlionis creò dipinti d’estrema poesia ispirati alle manifestazioni della natura, ad antichi miti, a racconti tratti dalla saggezza popolare.
Realizzò i cicli della Creazione del mondo, la serie dello Zodiaco, le Fiabe, i Preludi, le Sonate (la Sonata del serpente ricorda il racconto di Goethe La fiaba del serpente verde e della bella Lilia, in cui il serpente si trasforma nel ponte che collega il mondo sensibile e il mondo sovrasensibile).
Le sue opere pittoriche sono come componimenti musicali, richiamano armonie e risonanze, sgorgano dal sentimento, dall’immaginazione, dai sogni.
Il suo lavoro fu apprezzato da artisti, tra i quali Kandinskij, che utilizzavano la pittura come linguaggio puro dal valore evocativo e sentivano fortemente il legame spirituale che unisce musica e pittura, entrambe espressioni dell’interiorità.
Nel 1910 ricevette l’invito a partecipare ad una mostra organizzata dalla Neue Künstlervereinigung München (NKVM), la Nuova Associazione degli Artisti di Monaco di Baviera. Purtroppo la missiva giunse in ritardo e non ci furono altre occasioni, poiché l’artista morì di polmonite l’anno successivo.
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