56° congresso SIGG: retrospettiva

Qualche mese fa, tramite le case di riposo di Pontevico e Robecco d’Oglio, su proposta della direttrice sanitaria, la dott.ssa Guglielmi, ho inviato un abstract alla SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, riguardante la mia attività di arteterapia in RSA.
In occasione del congresso annuale al Palazzo dei Congressi di Firenze, il mio scritto è stato pubblicato ed inserito tra le comunicazioni orali, che si sono tenute venerdì 2 dicembre 2011 dalle ore 17 nella sala Onice, sotto il titolo:

RSA: modelli assistenziali a confronto

Ho presentato una serie di slide e di immagini dei lavori pittorici degli anziani in casa di riposo. Alla presentazione sono seguite alcune domande, una delle quali ha sollevato il problema riguardo a quali parametri di misura si possano utilizzare per dimostrare scientificamente i benefici apportati dall’arteterapia. Per ora, posso dire di non aver usato altre modalità se non l’osservazione personale, confrontata con quelle delle altre figure professionali della struttura.

Invito a scaricare le Comunicazioni (il mio abstract è alla p. 10 del file – p. 422 della rivista) pubblicate sul Giornale di Gerontologia N. 6, dic. 2011 Vol. LIX – Pacini Editore Medicina

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Nota:
A proposito di parametri per misurare i benefici dell’arteterapia: mi è venuto in mente un articolo pubblicato qualche anno fa su The Scientist, che fa riferimento alle ricerche, condotte dall’arte terapeuta Elisabetta Warson, volte a dimostrare che i pazienti, coinvolti in laboratori di arteterapia, mostrino livelli di cortisolo più bassi rispetto a pazienti che abbiano completato semplicemente un puzzle.
Comunque, le attività di ricerca svolte nell’ambito dell’arte terapia risultano ancora oggi molto limitate e tutte da approfondire.

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