Ich liebe gruene wald 3

Grünewald – Terza visuale dell’altare di Isenheim:
La visita di Sant’Antonio a San Paolo eremita e Le tentazioni di Sant’Antonio

 

I due episodi sono tratti dalle vite di San Paolo eremita e Sant’Antonio abate.
Nel primo avviene l’incontro tra i due santi: è l’ora del pranzo e un corvo porta doppia razione di pane all’eremita e al suo ospite.
Nel secondo Antonio è travolto da una moltitudine di demoni, sotto varie forme di bestie con zanne, becchi, corna, penne, squame. Da lontano appare la luce meravigliosa del Cristo e davanti l’Arcangelo Michele con la lancia punta gli oscuri demoni. In basso a sinistra è rappresentato un essere dallo stomaco dilatato e dalle braccia avvizzite, ricoperto di bolle e foruncoli infiammati. Parallelamente sulla destra compare un’iscrizione tratta dalla Legenda aurea di Jacopo da Varagine:

Ubi eras Ihesu bone ubi eras quare non affuisti ut sanares vulnera mea (Dov’eri buon Gesù dov’eri? Perché non eri là a risanare le mie ferite?)

 

Grunewald

(immagini tratte da http://www.paletaworld.org/artist.asp?ID=1300 e
http://www.joerg-sieger.de/isenheim/extras/mittel/)

 

One thought on “Ich liebe gruene wald 3

  1. L’intensità vigile dell’occhio della cerva.
    unità di forma e di resa pittorica (fors’anche di essenza) tra i fili d’erba dietro di lei, i peli argentei sul petto e il collo, e poi tornando al regno vegetale i ciuffi di pelliccia giganti della palma.
    allo stesso modo unite:le lunghe foglie intrecciate dell’indumento di paolo (quelle sulle gambe) e le penne dell’uccello che porta il pane, e le “squame” del tronco delle palme.
    unità che prova il senso di fusione tra tutti gli esseri che pervade la tavola.

    la mano di paolo che indica il corvo, come quella di giovanni indicava cristo, è la stessa mano di cristo che conserverà la posizione del pollice di paolo. medio anulare mignolo verranno aperti a forza, -e allontanati dal palmo- dal chiodo. nulla può essere indicato nello spasmo, le mani vuote, “bucate” per troppa misericordia. ma appunto paolo non possedeva nulla, nemmeno le vesti.

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